Nasce a Ferrara il 29 settembre 1912 da una famiglia della media borghesia. Nell’infanzia si interessa di disegno e di musica: ritrae il padre e la madre, Charlot e Greta Garbo e, a nove anni, tiene il suo primo concerto come violinista. Frequenta il Ginnasio, ma i difficili rapporti con il preside lo spingono dopo tre anni a passare all’Istituto Tecnico. Dopo una prima esperienza avvenuta nella fanciullezza al teatro Novelli di Paullo, un paesino del Ravennate (riproduce il suono di un tuono facendo rotolare una grossa palla di marmo), a diciasette anni entra in una compagnia teatrale, Il Ludovico, che organizza riviste satiriche di beneficenza. Qui, grazie all’animatore della rivista, Angelo Aguiari, suonatore di banjo, attore e regista, sviluppa l’amore per il jazz e la passione per il teatro; quest’ultima lo porterà più tardi, durante gli studi universitari, a fondare una compagnia, con la quale, oltre a rappresentare Ibsen, Cechov e Pirandello, mette in scena una delle commedie da lui scritte: Il vento, di stampo pirandelliano. Il teatro gli offre sia l’opportunità di sperimentare le sue doti di disegnatore, nell’allestimento di alcune scenografie – che definisce «molto simboliche»’ -, che quella di scoprire la vocazione e il gusto per la direzione degli attori.

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