Mentre è impegnato con Rudi Wurlitzer nella riduzione per lo schermo di un altro dei suoi racconti, Due telegrammi, viene colpito da ictus cerebrale. È il 1985. Pur leso nelle facoltà di muoversi e di parlare, già dopo pochi mesi riprende a lavorare al progetto de “La ciurma”, con il contributo dei suoi fedeli collaboratori. Vittorio Giacci dell’Ente Gestione Cinema si propone di trovare dei co-produttori americani che possano sostenere gli ingenti costi del film; Martin Scorsese si offre di affiancarlo nella regia. Le trattative vanno però per le lunghe e il film è rinviato. Nel 1989, nell’ambito del Progetto Antonioni – ideato nel 1986 dall’Ente Gestione Cinema e coordinato da Carlo di Carlo – realizza il corto Kumha Mela, montando il materiale girato con mezzi di fortuna in India, nel 1977, per documentare la festa religiosa che da il titolo al documentario. Nel 1990, con l’amico operatore Carlo Di Palma, realizza Roma, prendendo parte al progetto 12 autori 12 città, promosso dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo in occasione dei mondiali di calcio. Due anni dopo, L’Enel gli commissiona per l’Expo di Siviglia un corto sulla Sicilia; sarà Noto, Mandorli, Vulcano, Stromboli, Carnevale.

Dopo vari contatti con Antonioni, iniziati sin dal 1987, il regista tedesco Wim Wenders accetta di dirigere con lui “Al di là delle nuvole”, tratto da quattro racconti della raccolta “Quel bowling sul Tevere”. È lo stesso Antonioni ad effettuare i sopralluoghi e la scelta degli attori; segue le riprese dai due monitor di controllo, assieme all’assistente Enrica Fico, la quale gira contemporaneamente, in collaborazione con Agnes Godard, un documentario sul set. Per quanto sia difficile individuare nelle riprese del film la mano di Antonioni, se ne riconosce ancora la sensibilità dello sguardo, mirabile nel cogliere paesaggi geografici e umani.

In seguito rielabora un altro dei suoi racconti, I due telegrammi, e ne fa la sceneggiatura per un film che dovrebbe intitolarsi “Tanto per stare insieme”, per il quale sia Jack Nicholson che Atom Egoyan si offrono di fare da assistenti, ma le cui riprese vengono ancora una volta annullate. Nel 1998 gira uno spot per la Regione Sicilia, interpretato da Maria Grazia Cucinotta, con la fotografia di Maurizio Dall’Orco e le musiche di Lucio Dalla.

Da un racconto di fantascienza di Jack Finney, trae assieme a Tonino Guerra e a Mark Peploe la sceneggiatura di Destinazione Terra. Il progetto prevede il finanziamento dello stesso Antonioni assieme a Enrica Fico e a Felice Laudadio, in coproduzione con Le Studio Canal Plus. Ad interpretarlo sono chiamate Naomi Campbell, Chiara Caselli e Sophia Loren. Il film si dovrebbe girare nel 2000, ma quando è tutto pronto per le riprese, Antonioni decide di non farlo.

Dirige invece, nel 2001, Il filo pericoloso delle cose – il titolo è provvisorio -, il primo dei tre episodi previsti per Eros, ancora tratto da Quel bowling sul Tevere. Gli interpreti sono Christopher Buchholz, Luisa Ranieri e Regina Nemni. Gli altri due episodi dovrebbero essere girati da Wong Kar-way e da Pedro Almodóvar. L’uscita del film è prevista per la fine del 2002.
Testo rielaborato, tratto da Michelangelo Antonioni, I film, la critica 1943-1995:un’antologia, Bulzoni editore, Roma, 2002

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