Mi sono fatto da solo.
Credo di aver avuto per maestri i miei occhi.
Gli anni Settanta di Antonioni
Gli anni Settanta articolano per Antonioni almeno due piani di interesse.
Il primo riguarda la sua propensione ad affrontare il cambiamento e il contrasto, e i riflessi interni che comportano (l’inadeguatezza soggettiva di fronte al nuovo, lo scacco come esito); il secondo indica, ancora una volta, la sua attitudine autoriale a ritrovare nel diverso, il mutamento appunto, la riproposta di presenze tematiche e la decantazione di precise inclinazioni formali. La riconoscibilità e la costanza permangono caratteristiche emergenti del suo cinema; la sua opera prosegue quindi coerentemente anche sulla base di rimandi, dilatazioni e variazioni, tra continuità e innovazione.
(Giorgio Tinazzi, da “Il cinema del riflusso – Film e cineasti italiani degli anni ’70″, a cura di Lino Micciché, Marsilio, 1997)
L’intero intervento: http://droalex.wordpress.com/2010/10/15/gli-anni-settanta-di-antonioni/