Mi sono fatto da solo.
Credo di aver avuto per maestri i miei occhi.
Blowin’ up 50 – rilettura musicale e visiva di Blow Up di Michelangelo Antonioni
Dal 9 al 20 agosto torna la 13° edizione della rassegna Interludio a cura dell’Ente Concerti di Pesaro con quattro affascinanti concerti. Il 9 agosto Blowin’ up 50, una rilettura musicale e visiva di Blow Up di Michelangelo Antonioni nel 50° Anniversario del Gran Prix al Festival di Cannes 1967, ideazione e progetto a cura di Eugenio Giordani e Marco Salvarani con la collaborazione di Roberto Vecchiarelli.
Pesaro Rocca Costanza interludio 2017
Comune di Pesaro Ente Concerti di Pesaro
Mercoledì 9 agosto ore 21.00
BLOWIN’ UP 50
La musica di Herbie Hancock per BLOW-UP, il capolavoro di Michelangelo Antonioni, Grand Prix al Festival del cinema di Cannes 1967. Una rivisitazione per suoni ed immagini.
In occasione del 50° anniversario del Grand Prix, “BLOWIN’ UP 50” propone una performance video-musicale che restituisce in concerto la colonna sonora di H. Hancock, mentre la pro- iezione di immagini ‘found footage’ tratte dal film evidenzia e reinterpreta le icone dell’habitat culturale, storico e sociologi- co della “Swinging London”.
Ideazione e progetto a cura di:
Eugenio Giordani, Marco Salvarani (musica) Roberto Vecchiarelli, Mariangela Malvaso (video)
CON IL PATROCINIO DI
e la collaborazione di
BLOWIN’UP 50 JAZZ GROUP
Giacomo Uncini: tromba, flicorno
Filippo Sebastianelli: sax tenore
Eugenio Giordani: piano, organo, melodyhorn
Luca Pecchia: chitarra elettrica
Marco Salvarani: contrabbasso, basso elettrico
Gianluca Nanni: batteria, percussioni
BLOWIN’UP: CONCePt
La musica di Hancock conserva ancora oggi una superba capacità evocativa di ambienti e situazioni, trasmessi efficacemente dal sapiente cocktail di stili (hard-bop, modal jazz, funky-beat, ballads) e cela la propria complessità per rendersi easy listening, nonostante le non poche singolarità delle invenzioni ritmiche e i sorprendenti percorsi armonici. Sebbene Antonioni avesse espressamente richiesto la collaborazione dell’allora giovanissi- mo genio del jazz contemporaneo, si servì delle composizioni nel film molto parzialmente e la colonna sonora fu ridotta al minimo: alcuni brani non furono affatto utilizzati e quelli presenti lo sono per pochi secondi e talvolta al limite dell’effettiva percepibilità. L’idea alla base del progetto Blowin’ up 50 è dunque far rivivere integralmente quella musica, attraverso una complessa e pazien- te operazione di decodifica e ricostruzione del testo sonoro, la cui partitura non è mai stata pubblicata: per poterla concretizza- re e proporla in un concerto live è stato necessario un lavoro di elaborazione, realizzato ampliando le forme dei brani, sviluppan- do dettagli, incrementando le strutture musicali, operando in- somma un blow-up sul materiale musicale, dove esso si presenta parziale, irrisolto, aperto ad interpretazioni e definizioni ulteriori.